Caffè Pera. L’arte della torrefazione.
18.000 kg di caffè al giorno è poco. Anche 50 dipendenti sono pochi. Ma sono questi piccoli numeri che fanno grande il caffè Pera. Perché chiunque lavora in azienda è caffè Pera, con passione e orgoglio. E perché tutto si compie nel segno della qualità: dalla selezione della migliore materia prima, alla produzione delle varie miscele. Passando per il processo di tostatura, dove c’è tutta la storia di Pera, iniziata con le prime tostatrici a legna, un vero e proprio rito che richiedeva una maestria elevatissima. Siamo nel 1953. Benito Pera investe tutti i propri risparmi nella “Industria del caffè Pera Benito”. Dal porto di Genova, il caffè arriva alla torrefazione di Alessandria. Sopra la torrefazione, l’abitazione, è vita casa-bottega; e in azienda tutta la famiglia, con i figli piccoli, a giocare tra i sacchi di juta e a svolgere piccoli mansioni per aiutare i grandi. E rimangono i ricordi del caffè verde, gli enormi sacchi scaricati dal camion, con i nomi esotici: Santos, Java, Angola Ambriz AA, l’aroma fortissimo che impregnava gli abiti. La storia del caffè Pera è la storia di una passione entrata nel dna di una famiglia e trasmessa a tutti i collaboratori. È una miscela irripetibile d’animo e conoscenze che fa la differenza del prodotto e segna le tappe di un percorso di innovazione.